• "... il tono di un colore, il modo stesso di disporlo sulla tela, gli spazi che si vanno riempiendo e quindi le forme che si vanno creando... e poi gli accostamenti con altri colori, uno che "chiama" l'altro, come gli accordi sulla tastiera di un pianoforte: questo è per me l'inizio del soggetto, quella che potrebbe chiamarsi l'ispirazione..." (Dal taccuino di Renato Bussi)

  • "... Un colore, un segno, una forma che sta per nascere sulla tela, come la prima luce dell'alba, non è solo un fatto d'arte, è anche ciò che sta dentro le cose dell'uomo, riviverle, comunicarle col colore. Colore che è stato d'animo, conoscenza, consapevolezza della propria esistenza e della vita che ci circonda. Dipingere va oltre la pura attività artistica: è un modo di sentire, di vedere, di comunicare. E' un modo di vivere. Soprattutto, è saper vedere le cose che non si vedono, ascolto di quelle voci interiori che fanno affiorare l'immagine che va a finire sulla tela attraverso il colore ..." (Dal taccuino di Renato Bussi)

  • "... L'interesse fondamentale è il colore, e naturalmente la luce, che del colore è l'essenza. Perciò, non vi è una differenza sostanziale tra la mia pittura, diciamo, del passato e quella di questi ultimi anni. La differenza, se di differenza si vuole parlare, sta nel fatto che una volta l'emozione, e quindi il suggerimento, mi veniva dall'esterno, oggi mi viene da dentro, è tutto interiore. Immagini di luce che si sono via via sedimentate dentro di me, affiorano nel colore. Tempo del ricordo, frammenti di attimi ritrovati, frutto piu dell'immaginario che del reale, portati sulla tela con piu rigorosa essenzialità. Il sentimento, quale stimolo per un nuovo modo di dipingere... " (Dal taccuino di Renato Bussi)

  • "... Dipingere? È la libera espressione visiva di uno spazio ricordato - non necessariamente fedele ad un mondo passato – piuttosto un raccontare luce e colore delle cose – attimi / emozioni/sensazioni – incancellabili e vive nelle intime forme del ricordo. Frammenti di tempo che vivono in noi, non in modo statico ma dinamico, parte integrante del nostro io in continua evoluzione..." (Dal taccuino di Renato Bussi)

L'opera pittorica di Renato Bussi va dal 1946 al 1999. I quadri presentati in questo sito sono soltanto una minima testimonianza della sua vastissima attività artistica. Per semplificarne la visione, le opere presentate sono state suddivise in quattro periodi.